tag:blogger.com,1999:blog-60756821137037145462024-03-05T15:18:13.873+01:00l'officina delle favole"Se volete che vostro figlio
sia intelligente raccontategli delle fiabe,
se volete che sia molto intelligente raccontategliene di più"
Albert EinsteinLa Silvihttp://www.blogger.com/profile/00692535041087913307noreply@blogger.comBlogger292125tag:blogger.com,1999:blog-6075682113703714546.post-42760186385989999342017-01-13T09:00:00.000+01:002017-01-13T09:00:00.956+01:00OLGA DI CARTA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.olgadicarta.com/images/top-retina-mobile2.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.olgadicarta.com/images/top-retina-mobile2.png" height="588" width="640" /></a></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: x-large;">Questo libro è arrivato a casa nostra per errore. L'avevamo preso per regalarlo a un'amica bambina che ce l'aveva già. C'è da dire che la copertina è estremamente invitante, così abbiamo deciso di tenerlo con noi! Della storia non sapevamo nulla, dell'autrice nemmeno. Poi si scopre che è quella che ha inventato le Witch e la cosa non me l'ha resa granché simpatica. Insomma ognuno ha i suoi gusti e a me le Witch non mi sono mai piaciute anche se hanno avuto un successo planetario. Insomma le premesse non erano delle migliori ma abbiamo deciso di dare una chance a questa Olga e abbiamo fatto bene. Olga è una bambina che sa raccontare storie bellissime e tutti la vogliono ascoltare. Lei sostiene che le sue storie siano sempre vere anche quella che parla di una bambina di carta. Non voglio svelare altro di questo coinvolgente romanzo, dico solo che nonostante la complessità del racconto ci si è appassionato perfino il piccoletto di 4 anni. Quando una storia è bella...l'età non conta.</span>La Silvihttp://www.blogger.com/profile/00692535041087913307noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6075682113703714546.post-24726522071607242902016-12-23T10:22:00.000+01:002016-12-23T10:22:08.911+01:00UN CANTO DI NATALE...E SALUTI<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://cs.ilgiardinodeilibri.it/cop/c/w500/canto-natale-dickens-lynch.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://cs.ilgiardinodeilibri.it/cop/c/w500/canto-natale-dickens-lynch.jpg" height="400" width="321" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><b>Canto di Natale </b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">di Charles Dickens e P.J. Lynch</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Arial; font-size: large;">Bur Rizzoli</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Arial; font-size: large;"><br /></span></div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Secondo i miei piani, che sono sempre un po' precari, questo dovrebbe essere l'ultimo venerdì del libro qui nel blog. Da gennaio l'Officina si trasferisce in un posticino più decoroso. Il sito si chiama sempre <a href="http://www.officinadellefavole.it/">Officinadellefavole</a> e anche se è già visitabile, ha comunque bisogno di attenzioni e ritocchi. Ecco perché ci prendiamo delle vacanze nella speranza di sistemare le cose. Ci rivediamo a gennaio nella nuova <a href="http://www.officinadellefavole.it/">casa</a><i>. </i>Intanto vi saluto con classico che non ha bisogno di tante presentazioni e che leggerò domani ai nonni. Speriamo bene. Vi farò sapere com'è andata. Buon Natale.</span><br />
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<span style="font-family: Arial; font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Arial; font-size: large;">Questo post partecipa al VdL di <a href="http://www.homemademamma.com/">HomeMadeMamma</a> ed è condiviso nel gruppo FB de <a href="https://www.facebook.com/groups/LaBibliotecaDiFilippo/?fref=ts">La Biblioteca di Filippo</a>.</span></div>
<br />La Silvihttp://www.blogger.com/profile/00692535041087913307noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6075682113703714546.post-9396737642426701522016-12-16T08:00:00.000+01:002016-12-16T11:12:35.555+01:00UNA GIORNATA NO<div class="separator" style="clear: both; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;">
<img border="0" src="http://static.lafeltrinelli.it/static/frontside/xxl/130/6206130_417954.jpg" height="640" width="491" /></div>
<div class="separator" style="clear: both; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: left;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-size: x-large;">Non so se la felicità sia sempre contagiosa. Di certo lo è il malumore o almeno per me funziona così! </span><b><span style="font-size: x-large;">Una giornata no </span></b><span style="font-size: x-large;">di </span></span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: x-large;">Charlotte Zolotow e Geneviève Godbout (La Margherita) lo racconta perfettamente ai bambini che a volte non riescono a spiegarsi come mai si sentono tristi o arrabbiati. Infondo gestire questi sentimenti non è facile! Tutto ha inizio quando il signor Rossi dimentica di dare un bacio a sua moglie prima di uscire in una grigia mattina di pioggia. Questo provoca una reazione a catena perché la </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: x-large;">moglie se la prende col bambino, il bambino se la prende con la sorella, la sorella se la prende con la sua migliore amica e così via. Vi invito a scoprire chi riuscirà a dare una svolta a questa giornata partita male. </span><span style="font-family: "arial";"><span style="font-size: x-large;">La storia non è nuova, gli editori l'hanno ripescata da un libro della Zolotow del 1963, guardate </span><a href="https://www.youtube.com/watch?v=E9-5jA96CNU"><span style="font-size: x-large;">qui</span></a><span style="font-size: x-large;">. Le illustrazioni sono volutamente rétro ma non appartengono al passato. In se il racconto è godibile anche se forse potrà stonare un po' alle orecchie dei bambini moderni.</span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: left;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: left;">
<span style="font-family: Arial; font-size: x-large;">Questo post partecipa al VdL di <a href="http://www.homemademamma.com/">HomeMadeMamma</a> ed è condiviso nel gruppo FB del <a href="https://www.facebook.com/groups/LaBibliotecaDiFilippo/?fref=ts">La Biblioteca di Filippo</a>.</span></div>
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<span style="font-family: "arial"; font-size: large;"></span>La Silvihttp://www.blogger.com/profile/00692535041087913307noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6075682113703714546.post-41397207785785741562016-12-02T09:04:00.000+01:002016-12-02T09:23:55.907+01:00IL CAVALIERE CORAGGIO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://img.ibs.it/images/9788857003528_0_0_318_80.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://img.ibs.it/images/9788857003528_0_0_318_80.jpg" width="251" /></a></div>
<span style="font-family: "arial"; font-size: x-large;"><b>Il cavaliere coraggio </b>di Delphine Chedrun(Franco Cosimo Panini) non è un semplice libro, non è soltanto un albo, è soprattutto un gioco...da leggere! La storia è quella di un cavaliere valoroso che, avendo perduto il suo coraggio, ha bisogno d'aiuto per ritrovarlo. In ogni pagina c'è una scelta da fare che porterà a nuove avventure. Sarà il lettore a dover scegliere, sarà lui a accompagnare il cavaliere, sarà lui l'artefice del suo destino. Il libro è intrigante e invita alla lettura, l'unico problema è che tenderebbe a non finire mai. L'importante è fare la scelta giusta!</span><br />
<br />
<span style="font-family: "arial"; font-size: x-large;">Questo post partecipa al VdL di <a href="http://www.homemademamma.com/">HomeMadeMamma</a> ed è condiviso nel gruppo FB de la <a href="https://www.facebook.com/groups/LaBibliotecaDiFilippo/?fref=ts">Biblioteca di Filippo</a>.</span>La Silvihttp://www.blogger.com/profile/00692535041087913307noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6075682113703714546.post-48361137175151241982016-11-25T08:30:00.000+01:002016-11-25T08:30:32.355+01:00DIECI LEZIONI SULLA POESIA, L'AMORE E LA VITA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhueSqzA_Vo5tEsFeO0Quf04DL_lKnRlupYY4ju4gpFu2GoKrWwkhgiHm9THBsOHaUur7Vv_jjCCCiX78gKR9AXrY6je-4lgRUU-gOJ3upkcYS5A5QLM8oUGLTRt46W8mundJH938F5G2Q/s1600/00000484.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhueSqzA_Vo5tEsFeO0Quf04DL_lKnRlupYY4ju4gpFu2GoKrWwkhgiHm9THBsOHaUur7Vv_jjCCCiX78gKR9AXrY6je-4lgRUU-gOJ3upkcYS5A5QLM8oUGLTRt46W8mundJH938F5G2Q/s400/00000484.jpg" width="282" /></a></div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">Leggere l'ultimo libro di Bernard Friot (che poi è proprio l'ultimo? Non lo so) <b>Dieci lezioni sulla poesia, l'amore e la vita </b>(edizioni Lapis) ha provocato in me due reazioni ben distinte. Nel primo caso mi è sembrato di invadere l'intimità di due ragazzini, mi sono sentita quasi in imbarazzo nel seguire la nascita di un primo amore così innocente e acerbo tra i due piccoli protagonisti. Forse sono solo troppo vecchia o, più probabilmente, l'autore è riuscito a rendere bene l'idea. </span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">D'altra parte però mi è sembrato tutto un pochino forzato. Questa passione per la poesia che nasce così spontanea in un centro estivo di periferia dove dei ragazzini con i loro piccoli o grandi problemi si vedono costretti a partecipare, è poco realistica. </span><br />
<span style="font-family: Arial; font-size: x-large;">Non ho grande esperienza con gli adolescenti d'oggi e magari la mia reazione è dettata dal pregiudizio ma come educatrice sogno di ritrovarmi in un gruppo di dodicenni che si fanno incantare con naturalezza e quasi senza sforzo dalla letteratura, dai libri, dalla poesia. Mi piace comunque credere che Bernard Friot la sappia lunga sull'argomento...</span><br />
<span style="font-family: Arial; font-size: x-large;">Nessuno di voi ha letto questo libro?</span><br />
<span style="font-family: Arial; font-size: x-large;"><br /></span>
<span style="font-family: Arial; font-size: x-large;">Il post partecipa al VdL di <a href="http://www.homemademamma.com/">HomeMadeMamma</a> ed è condiviso nel gruppo FB de <a href="https://www.facebook.com/groups/LaBibliotecaDiFilippo/?fref=ts">La Biblioteca di Filippo</a>.</span><br />
<span style="font-family: Arial; font-size: x-large;"></span><br />La Silvihttp://www.blogger.com/profile/00692535041087913307noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-6075682113703714546.post-87689202966947499632016-11-18T11:15:00.003+01:002016-11-18T11:16:24.498+01:00DINOSAURI le creature più terrificanti della Terra<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.campedel.it/images/max/252350.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.campedel.it/images/max/252350.JPG" height="305" width="400" /></a></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: x-large;">Se vi dovesse capitare di passare per Padova in questo periodo non vi potranno sfuggire i cartelloni sparsi un po' ovunque in città sulla mostra dei <a href="http://www.dinosauripadova.it/">Dinosauri Giganti</a> che il nostro sindaco (ops ex sindaco) ha generosamente importato dall'Argentina pagandola una fracassata di soldi. Non amo le polemiche quindi le farò tutte d'un fiato: il biglietto costa troppo, la mostra è piccolissima, le ossa dei dinosauri sono per la maggior parte finte, le guide sono pagate una miseria altrimenti non ci stanno coi costi. Ecco! Detto questo, porterò i bambini a visitarla, intanto ci istruiamo leggendo <b>DINOSAURI le creature più terrificanti della Terra </b>di Veronica Ross (Dix Editore) che è un librone ricco di descrizioni e illustrazioni fin troppo realistiche e a volte un po' cruente. Forse proprio per questo ai bambini piace tantissimo! Ve lo consiglio, se non siete particolarmente impressionabili.</span><br />
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<span style="font-family: "arial"; font-size: x-large;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "arial"; font-size: x-large;">Questo post partecipa al VdL di <a href="http://www.homemademamma.com/">HomeMadeMammma</a> ed è condiviso nel gruppo FB de <a href="https://www.facebook.com/groups/LaBibliotecaDiFilippo/?fref=ts">La Biblioteca di Filippo</a></span></div>
<br />La Silvihttp://www.blogger.com/profile/00692535041087913307noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-6075682113703714546.post-87628844451915001062016-11-11T08:30:00.000+01:002016-11-11T08:30:02.962+01:00QUANDO AVEVO LA TUA ETA'<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://img2.libreriauniversitaria.it/BIT/240/758/9788845127588.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://img2.libreriauniversitaria.it/BIT/240/758/9788845127588.jpg" height="400" width="258" /></a></div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">Anche gli scrittori per bambini sono stati dei bambini, <b>Quando avevo la tua età </b>(I delfini - Fabbri Editori) parla proprio di loro. I più famosi autori italiani per ragazzi raccontano la loro infanzia. Così attraverso questo libro (che poi ha vinto il premio Andersen nel lontano 1994) scopriamo che Bianca Pitzorno, anche se viveva in città, ha avuto un sacco di animali da bambina o che Roberto Piumini ha il naso storto a causa di un "processo". Ce ne sono dodici di storie così e per ogni storia c'è una foto del protagonista da bambino. Leggerle è un gusto. Io l'ho fatto miei nonni che sono un po' bambini anche loro!</span><br />
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<span style="font-family: Arial; font-size: x-large;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Arial; font-size: x-large;">Questo post partecipa al VdL di <a href="http://www.homemademamma.com/">HomeMadeMamma</a> ed è condiviso nel gruppo FB de <a href="https://www.facebook.com/groups/LaBibliotecaDiFilippo/?fref=ts">La Biblioteca di Filippo</a>.</span></div>
<br />La Silvihttp://www.blogger.com/profile/00692535041087913307noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6075682113703714546.post-57180989555092828332016-11-04T09:46:00.002+01:002016-11-04T09:46:14.359+01:00CHI HA IL CORAGGIO?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.minibombo.it/images/scheda_libro/coraggio/coraggio.cover.big@x2.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.minibombo.it/images/scheda_libro/coraggio/coraggio.cover.big@x2.png" height="400" width="347" /></a></div>
<span style="font-family: Arial; font-size: x-large;">Quando compro un libro per me so già bene o male su cosa puntare. Quando invece lo compro per i miei bambini spesso seguo l'istinto. Come per <a href="http://officinadellefavole.blogspot.it/2016/10/la-musica-del-cuore.html">La musica del cuore</a> della settimana scorsa anche questa volta il libro che presento non lo conoscevo prima. Mi ha attirato il titolo <b>Chi ha il coraggio? </b>e le illustrazioni così essenziali. (Silvia Borando - Minibombo). L'ho letto in libreria d'un fiato: il testo in rima, lo sfondo nero, il mistero di quale disgustoso animale possa nascondersi nella pagina successiva mi è sembrato un buon mix. Quando l'ho preso però non ero più tanto sicura che potesse piacere a quel bimbo di quasi 5 anni che vive con noi. Per lui, che non la smette un secondo di fare il duro, di sconfiggere mostri, di difenderci dai cattivi, cosa sarà mai fare <i>naso-naso </i>con un<i> cinghiale...? </i>di carta. </span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4QKmNwlLXCbA3vJ-yRvyD4CkbUSDLkmAdMp_329CglIRi5jN-1K6VBRxYTaNxaj90dQVXbJ3ZHEveE5lhekwlqtsDRTqL2-pZO8KcWFEazx75PLWk8pi2a1Bb6kr03LVgQl8jZO2V_IM/s1600/chi6.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="277" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4QKmNwlLXCbA3vJ-yRvyD4CkbUSDLkmAdMp_329CglIRi5jN-1K6VBRxYTaNxaj90dQVXbJ3ZHEveE5lhekwlqtsDRTqL2-pZO8KcWFEazx75PLWk8pi2a1Bb6kr03LVgQl8jZO2V_IM/s320/chi6.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: Arial; font-size: x-large;">Insomma mi era venuta la paranoia che potesse essere un libro troppo infantile. Bello, carino, stimolante ma da bebè. E invece no. Nell'intimità dei nostri pomeriggi quel bimbo di 5 anni continua a chiedermi di leggerglielo, continua a avere voglia di sfidare il suo coraggio. Anche se sa benissimo che è solo carta, è comunque divertente. Lunga vita alla fantasia dei bambini!!!</span><br />
<span style="font-family: Arial; font-size: x-large;">Questo post partecipa al VdL di <a href="http://www.homemademamma.com/">HomeMadeMamma</a> ed è condiviso nel gruppo FB de <a href="https://www.facebook.com/groups/LaBibliotecaDiFilippo/?fref=ts">La Biblioteca di Filippo</a>.</span>La Silvihttp://www.blogger.com/profile/00692535041087913307noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6075682113703714546.post-12223583051140253162016-10-28T10:09:00.000+02:002016-10-28T10:09:09.042+02:00LA MUSICA DEL CUORE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://cs.ilgiardinodeilibri.it/cop/m/w501/musica-nel-cuore-libro.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://cs.ilgiardinodeilibri.it/cop/m/w501/musica-nel-cuore-libro.jpg" height="386" width="400" /></a></div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: x-large;"></span><b><span style="font-size: x-large;">La musica del cuore</span></b><span style="font-size: x-large;"> di Peter H. Reynolds (Ape Junior) comincia così "</span><i><span style="font-size: x-large;">Da anni il pianoforte era là in salotto, inutilizzato..." </span></i><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">È</span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><b> </b>bastato questo a farmi decidere che il libro doveva entrare in casa nostra. Anche noi abbiamo un pianoforte che nessuno usa. A dire il vero mia figlia l'ha voluto con tutte le sue forze e per due anni ci si è dedicata con passione. Ora l'entusiasmo è passato e io ci soffro come un cane perché saper suonare il piano è sempre stato un MIO sogno che avrei tanto voluto fosse anche il suo. E godevo a vederla così presa dalla musica...poi è bastata un'estate a cancellare tutto! Quindi quando ho visto questa storia ho subito pensato "<i>magari le viene voglia di ricominciare!"</i> anche se so che i libri non si regalano per insegnare qualcosa ma per il piacere di leggerli e bla, bla, bla. Insomma chi se ne frega del perché si regalano i libri, chi se ne frega se ogni tanto carico i miei figli di aspettative personali. Ne sono consapevole, cerco di gestire la cosa ma a volte mi scappa di mano!!! E i bambini fanno comunque quello che vogliono. Credete che mia figlia dopo aver letto il libro si sia precipitata a suonare? "Bello - mi ha detto - un po' triste però. Credi che il tipo sia morto?" "Ma quello non è importante..." ho cercato di rispondere ma lei se n'era già andata.</span></span><br />
<span style="font-family: Arial; font-size: x-large;">Nonostante tutto <b>La musica del cuore </b>è un albo molto bello, la storia intensa e commovente, le immagini meravigliose. Infondo l'autore non è mica uno qualunque basti pensare che ha illustrato libri come <b>Un giorno </b>o <b>Il punto</b>. Anche se non avete un pianoforte inutilizzato a casa ve lo consiglio!</span><br />
<span style="font-family: Arial; font-size: x-large;"><br /></span>
<span style="font-family: Arial; font-size: x-large;">Questo post partecipa al VdL di <a href="http://www.homemademamma.com/">HomeMadeMamma</a> ed è condiviso nel gruppo FB del <a href="https://www.facebook.com/groups/LaBibliotecaDiFilippo/?fref=ts">La Biblioteca di Filippo</a>.</span><br />
<span style="font-family: Arial; font-size: x-large;"><br /></span>
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<span style="font-family: Arial; font-size: x-large;"></span><b><br /></b></div>
<br />La Silvihttp://www.blogger.com/profile/00692535041087913307noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6075682113703714546.post-50774061145056152562016-10-21T09:03:00.001+02:002016-10-21T09:09:05.845+02:00le GUIDINE: ROMA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.librerie.coop.it/app/imgportfolio.pimg?imgportfolio=/132/fckeditor/Image/consigli_librai/marzo/roma.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.librerie.coop.it/app/imgportfolio.pimg?imgportfolio=/132/fckeditor/Image/consigli_librai/marzo/roma.jpg" height="400" width="312" /></a></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: x-large;">Questo week and si va a fare un giro nella capitale, ecco perché ho tra le mani questa guida a misura di bambino. Oggi vi presentiamo <b>ROMA le GUIDINE (edizioni EL) </b>che spero ci saranno utili per rispondere a tutte quelle domande che i bambini ci faranno alle quali non mi sento assolutamente preparata. Ad un primo sguardo il libretto sembra ben fatto: un po' di storia e 10 itinerari consigliati. Speriamo bene!</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: x-large;">Questo post partecipa al VdL di <a href="http://www.homemademamma.com/">HomeMadeMamma</a> ed è condiviso nel gruppo FB <a href="https://www.facebook.com/groups/LaBibliotecaDiFilippo/?fref=ts">La Biblioteca di Filippo</a>.</span>La Silvihttp://www.blogger.com/profile/00692535041087913307noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6075682113703714546.post-49028274065167772272016-10-14T09:45:00.000+02:002016-10-14T09:45:13.293+02:00L'INNAFFIATOIO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.centostorie.it/public/wordpress/wp-content/uploads/2015/09/150916_innaffiatoio.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.centostorie.it/public/wordpress/wp-content/uploads/2015/09/150916_innaffiatoio.jpg" height="400" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;">Questo è un libro di classe, un albo per bambini che piace anche agli adulti ma non a tutti, alcuni potrebbero sbuffare. </span><br />
<span style="font-family: Arial;"><b><span style="font-size: x-large;">L'innaffiatoio</span></b><span style="font-size: x-large;"> di Erika Cunja (Valentina Edizioni) ce l'hanno regalato. Ho apprezzato la finezza del dono, un testo ricercato, poetico, illustrazioni meravigliose, quella carta ruvida e opaca che mi piace tanto. Il mio bambino invece ha sbuffato giusto un po'. Letto una volta non l'abbiamo aperto più. Eppure la storia non è complicata, forse anche troppo semplice e le tavole così belle!</span></span><span style="font-family: Arial; font-size: large;"> </span><br />
<span style="font-family: Arial; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: Arial; font-size: large;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.centostorie.it/public/wordpress/wp-content/uploads/2015/09/150916_innaffiatoio2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.centostorie.it/public/wordpress/wp-content/uploads/2015/09/150916_innaffiatoio2.jpg" height="368" width="640" /></a></div>
</span><span style="font-family: Arial; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: Arial; font-size: x-large;">Un innaffiatoio, nato tra gli scaffali di un negozio di fiori, si rende conto di non amare la monotonia del suo lavoro, vuole cambiare e così inizia la sua avventura diventando un portamatite, un cappello, una teiera, un modello per opere d'arte. Troverà il suo posto nel mondo? </span><br />
<span style="font-family: Arial; font-size: x-large;">Intanto il libro ha trovato posto nei miei scaffali, forse l'idea di diventare un innaffiatoio a mio figlio non lo attirava particolarmente!</span><br />
<br />
<span style="font-family: Arial; font-size: large;">Questo post partecipa al VdL di <a href="http://www.homemademamma.com/">HomeMadeMamma</a> ed è condiviso nel gruppo FB de <a href="https://www.facebook.com/groups/LaBibliotecaDiFilippo/?fref=ts">La Biblioteca di Filippo</a>.</span> <br />
<span style="font-family: Arial; font-size: large;"></span><br />La Silvihttp://www.blogger.com/profile/00692535041087913307noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-6075682113703714546.post-69640907749556208642016-10-07T08:39:00.000+02:002016-10-07T08:39:17.763+02:00TOPIOPI'<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.ragazzimondadori.it/var/ezflow_site/storage/images/sili/opere/ragazzi/topiopi-andrea-camilleri/9788804669074/3184873-8-ita-IT/9788804669074-topiopi_carosello_opera_scale_width.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.ragazzimondadori.it/var/ezflow_site/storage/images/sili/opere/ragazzi/topiopi-andrea-camilleri/9788804669074/3184873-8-ita-IT/9788804669074-topiopi_carosello_opera_scale_width.jpg" height="400" width="260" /></a></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Questa non è una recensione. Anzi la maggior parte dei post dell'Officina non hanno la presunzione di esserlo, se per recensione si intende <i>"...esame critico di un'opera letteraria...". </i>La definirei più una segnalazione o una condivisione, termine molto di moda nel mondo del web. </span><br />
<span style="font-family: Arial; font-size: large;">Lo sapevate che Andrea Camilleri ha scritto una novella per ragazzi? L'ha scritta e regalata all'associazione <a href="http://www.gabnichi.org/">Gabnichi Onlus</a> di cui è testimonial. Ecco come ne parla l'autore in un'intervista per il Giornale di Sicilia:</span><br />
<span style="font-family: Arial; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: Arial;"><i><span style="font-family: Times New Roman; font-size: large;">«Ai miei tempi si era circondati dagli animali. Una volta mi chiesero di scrivere un racconto per bambini africani che ora si trova nei sussidiari di scuola elementare della Tanzania. Raccontavo la storia, vera, del mio pulcino che schiacciato dallo zoccolo di un cavallo perse una parte delle zampette. Io, disperato, chiesi aiuto a mio zio Massimo. Il quale con una cannuccia approntò una protesi per quell’arto difettoso. Solo che bisognava regolarlo man mano che il pu1cino cresceva. Credo di essere stato l'unico bimbo a possedere una gallina con la gamba di legno. Quando camminava e pigolava alternava il suono tipico del legno che batte sul pavimento al verso della gallina. Per questo la chiamavo Topìpì»</span></i><span style="font-family: Times New Roman; font-size: large;"> <br />(</span><b><span style="font-family: Times New Roman; font-size: large;">Andrea Camilleri, 2009)</span></b></span><br />
<b><span style="font-size: large;"><br /></span></b>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Così è nato l'albo illustrato <b>Topiopì </b>di A.Cammileri e G. Orecchia (Mondadori). </span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Devo ammettere che non ho ancora fisicamente il libro in mano ma sia l'autore che l'illustratrice offrono ottime garanzie, non credete?</span><br />
<span style="font-family: Arial; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: Arial; font-size: large;">Il post partecipa al VdL di <a href="http://www.homemademamma.com/">HomeMadeMamma</a> ed è condiviso nel gruppo FB de <a href="https://www.facebook.com/groups/LaBibliotecaDiFilippo/?fref=ts">La Biblioteca di Filippo</a>.</span>La Silvihttp://www.blogger.com/profile/00692535041087913307noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-6075682113703714546.post-40751352934618327922016-09-30T09:31:00.001+02:002016-09-30T09:33:15.443+02:00IL BALLO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://media.adelphi.it/spool/b0cc356fb7c653b84274a614e4283352_w600_h_mw_mh_cs_cx_cy.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://media.adelphi.it/spool/b0cc356fb7c653b84274a614e4283352_w600_h_mw_mh_cs_cx_cy.jpg" height="400" width="245" /></a></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">Oggi parleremo di un libro per grandi, ogni tanto ci vuole! L'argomento è di quelli faticosi. </span><b><span style="font-size: large;">Il ballo </span></b><span style="font-size: large;">di Irène Némirovsky (Adelphi) racconta di un rapporto difficile tra una madre e una figlia. L'autrice scrive di se stessa usando parole taglienti. Il libro è breve, si legge in un lampo eppure riesce a imprimersi. </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">È come se leggere <b>Il ballo </b>avesse delle controindicazioni, è uno di quei libri che lascia l'amaro in bocca. Sono riuscita a rendere l'idea senza dire nulla? Vi accenno soltanto che siamo nei primi del 900. La Némirovsky (di cui non avevo mai letto niente) riesce a comporre in poche pagine un quadro ben rappresentato, fatto di ...<i>rivalità </i>familiari<i>, ipocrisia sociale, goffe vertigini </i>date<i> </i>dalla<i> </i>una<i> ricchezza improvvisata,</i> fatto di <i>vendette </i>adolescenziali. Vi basta?</span></span><br />
<div>
<span style="font-family: "arial"; font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "arial"; font-size: large;">Questo post partecipa al VdL di <a href="http://www.homemademamma.com/">HomeMadeMamma</a>.</span></div>
<br />La Silvihttp://www.blogger.com/profile/00692535041087913307noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6075682113703714546.post-14723829864253258902016-09-23T10:41:00.000+02:002016-09-23T10:41:31.899+02:00SULLA COLLINA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://ilgiornaledeigiovanilettori.files.wordpress.com/2015/08/sulla_collina1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="572" src="https://ilgiornaledeigiovanilettori.files.wordpress.com/2015/08/sulla_collina1.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<span style="font-family: Arial; font-size: large;">L'estate è finita, oramai non c'è più alcun dubbio. Ecco il motivo per cui oggi si vuole parlare di un libro che qui da noi ha fatto estate. L'Officina saluta la bella stagione con <b>Sulla collina </b>di Linda Sarah e Benji Davies (Ed Giralangolo) un albo illustrato che profuma di fresco, di giochi all'aria aperta, di immaginazione, di amicizia. Due bambini Uto e Leo portano ogni giorno sulla collina due scatole di cartone che all'occorrenza diventano barche, navicelle spaziali, aeroplani e tutto quello che la fantasia suggerisce loro. L'equilibrio tra i due è perfetto fino a che non arriva Samu. Il nuovo bambino cerca la scatola giusta e il coraggio per avventurarsi anche lui sulla collina. Possono due amici far posto ad un terzo compagno sconosciuto? Le illustrazioni a doppia pagina rendono magnificamente l'idea di spensieratezza, allegria ma anche frustrazione e rabbia. Sentimenti che i bambini provano tutti i giorni e che questo bel libro sa raccontare con semplicità e naturalezza.</span><br />
<div>
<span style="font-family: Arial; font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: Arial; font-size: large;">Questo post partecipa al VdL di <a href="http://www.homemademamma.com/">HomeMadeMamma</a> ed è condiviso nel gruppo FB de <a href="https://www.facebook.com/groups/LaBibliotecaDiFilippo/?fref=ts">La Biblioteca di Filippo</a>.</span></div>
<br />La Silvihttp://www.blogger.com/profile/00692535041087913307noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-6075682113703714546.post-72928743399590022322016-09-16T11:48:00.001+02:002016-09-16T11:48:25.835+02:00LE OLIMPIADI DEGLI ANIMALI<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://img2.libreriauniversitaria.it/BIT/240/710/9788804617105.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://img2.libreriauniversitaria.it/BIT/240/710/9788804617105.jpg" width="265" /></a></div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Quest'anno a casa nostra è stata l'estate delle Olimpiadi. I bambini sono abbastanza grandi per seguirle e capire che, dopo tutti quei bei discorsi sull'<i>importante è partecipare, </i>insomma, anche vincere non è che faccia poi così schifo. Stesso posto e stesso batticuore per le Paralimpiadi. Anzi forse qualcosa in più, vista la tenacia di questi atleti e queste atlete che sembrano sbattersene delle loro <i>magagne </i>e sembrano volerti dire... <i>caro mio guarda qua come sto messo e cosa riesco a fare!!! </i>Anche se in realtà sono io che la leggo così, loro invece gareggiano e basta.</span><br />
<span style="font-family: Arial; font-size: large;">A farla breve oggi si parla del libro di James Stevenson "<b>Le Olimpiadi degli animali</b>" (Mondadori Junior) dove "gli animali della palude e del bosco hanno deciso di organizzare dei giochi olimpici tutti loro" adattando le diverse specialità sportive alle proprie esigenze. Un racconto divertente, ironico dove quello che conta non è partecipare e nemmeno vincere ma sbaffarsi il pic nic conclusivo.</span><br />
<div>
<span style="font-family: Arial; font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: Arial; font-size: large;">Questo post partecipa al VdL di <a href="http://www.homemademamma.com/">HomeMadeMamma</a> ed è condiviso nel gruppo FB del <a href="https://www.facebook.com/groups/LaBibliotecaDiFilippo/?fref=ts">La Biblioteca di Filippo</a>.</span></div>
<br />La Silvihttp://www.blogger.com/profile/00692535041087913307noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6075682113703714546.post-13908947954173475392016-09-09T14:37:00.000+02:002016-09-09T14:42:03.345+02:00CANTALAMAPPA: VdL<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"></span><span style="font-size: large;"></span><a href="http://www.unapoltronapertre.it/wp-content/uploads/2015/11/Cantalamappa_cover_recensione.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.unapoltronapertre.it/wp-content/uploads/2015/11/Cantalamappa_cover_recensione.png" height="345" width="640" /></a></div>
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial";"><span style="font-size: large;">Settembre. L'officina è tornata. Com'è possibile che ci sia sfuggito un libro talmente bello? Ci siamo resi conto di non averne mai parlato prima eppure l'abbiamo letto tanto tempo fa e ne abbiamo già parlato </span><a href="http://www.primepagine.info/cantalamappa/"><span style="font-size: large;">qui</span></a><span style="font-size: large;">. Rimediamo all'errore tornando al VdL con </span><b><span style="font-size: large;">Catalamappa </span></b><span style="font-size: large;">(Electakids).</span></span><br />
<span style="font-family: "arial"; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , sans-serif; font-size: large;">Gianni
Rodari diceva “C'è una storia in ogni cosa” ma in questo caso
sarebbe più opportuno dire che c'è una storia in ogni luogo.
Perché di questo si parla nel libro “Cantalamappa” del
collettivo Wu Ming che per la prima volta si cimenta a scrivere per
un pubblico di ragazzi, anche se il libro (gli autori ci tengono a
precisarlo) è rivolto a tutti, dagli 8 ai 108 anni. </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">“</span><span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">Cantalamappa”
non un semplice romanzo, è un romanzo, certo ma è anche un atlante
</span><i><span style="font-size: large;">bizzarro</span></i><span style="font-size: large; font-style: normal;">, una raccolta di
racconti, un libro che ne contiene un altro. Guido e Adele
Cantalamappa hanno girato il mondo, ogni viaggio è una storia e per
non scordare nulla hanno sempre annotato tutto nel loro gigantesco
Librone dei Viaggi.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">“</span><span style="font-family: "arial" , sans-serif; font-size: large;"><i>Il
librone dei Viaggi hanno cominciato a scriverlo venticinquanta o
diciasettanta anni fa...ti piacerebbe darci un'occhiata?”</i></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="font-style: normal; line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif; font-size: large;">Io, visto che c'ero, una sbirciatina
ce l'ho voluta dare e non ho più smesso finché non sono arrivata
alla parola fine. Il libro raccoglie 15 racconti (magistralmente
illustrati da Paolo Domeniconi) che non sono solo storie di viaggio
ma anche di resistenza, di ideali, di sogni e di speranze per un
futuro migliore.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="font-style: normal; line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif; font-size: large;">Della visione del modo dei Wu Ming si
può essere più o meno d'accordo ma nell'arte del raccontare sono
dei veri maestri.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="font-style: normal; line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif; font-size: large;">Dunque forza, cosa aspettate? Zaino in
spalla e si parte. Che la destinazione sia il Deserto del Gobi o il
Monte Rubello, l'Islanda o il Kenya, Rapa Nui o l'isola di plastica
non ha alcuna importanza, ci sarà sempre una storia che vale la pena
di essere raccontata, una cartolina da spedire anche solo a se
stessi. Perché vuoi mettere tornare a casa e trovare nella cassetta
delle lettere una cartolina con i saluti scritti da te? O magari
qualche appunto di viaggio, qualche storia che non volevi
dimenticare.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="font-style: normal; line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">“</span><span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">...</span><i><span style="font-size: large;">è come viaggiare di nuovo.”
</span></i><span style="font-size: large;"> Assicurano Guido e Adele.</span><i><span style="font-size: large;"> </span></i><span style="font-size: large;">Sei pronto?</span></span><br />
<span style="font-family: "arial"; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial";"><span style="font-size: large;">Questo post partecipa al VdL di </span><a href="http://www.homemademamma.com/"><span style="font-size: large;">HomeMadeMamma</span></a><span style="font-size: large;"> ed è condiviso nel gruppo FB de </span><a href="https://www.facebook.com/groups/LaBibliotecaDiFilippo/?fref=ts"><span style="font-size: large;">La Biblioteca di Filippo.</span></a></span></div>
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike>La Silvihttp://www.blogger.com/profile/00692535041087913307noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-6075682113703714546.post-74158281438082302792016-07-22T14:30:00.000+02:002016-07-22T15:37:49.706+02:00IL MISTERO DEI BISONTI SCOMPARSI<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.galluccieditore.com/data/cms/img/img2000-g.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.galluccieditore.com/data/cms/img/img2000-g.jpg" height="400" width="267" /></a></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">"<b>Il mistero dei bisonti scomparsi</b>" di Massimo Carlotto(Gallucci) è il libro suggerito dalla maestra per le letture dell'estate. In realtà ce ne sono una decina di titoli, questo è il primo che abbiamo preso e devo dire che è stato un successo. La creatura di quasi 9 anni l'ha letto in due giorni. Orgogliosa posto la sua recensione:</span><br />
<div>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: arial; font-size: large;"><i>È la storia di un bambino che vive in una tribù di indiani. Un giorno scompaiono i bisonti e il bambino parte alla ricerca di questi animali così importanti per il suo popolo. Il libro mi è piaciuto molto ma non voglio raccontare altro perché se no rovino la sorpresa.</i></span></div>
<div>
<span style="font-family: "arial"; font-size: large;">L'autore è proprio quello dei noir polizieschi che tutti conoscono. Promosso anche in questa versione di scrittore per ragazzi!</span></div>
<div>
<span style="font-family: "arial"; font-size: large;">Questo post partecipa al VdL di <a href="http://www.homemademamma.com/">HomeMadeMamma</a> ed è condiviso nel gruppo FB de <a href="https://www.facebook.com/groups/LaBibliotecaDiFilippo/?fref=ts">La Biblioteca di Filippo</a>.</span></div>
<br />La Silvihttp://www.blogger.com/profile/00692535041087913307noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6075682113703714546.post-61510880999904562362016-07-15T08:00:00.000+02:002016-07-15T08:00:23.706+02:00DOVE VAI SIGNOR BO?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.lecarlotte.it/wp-content/uploads/2015/12/DSC02976-400x296.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.lecarlotte.it/wp-content/uploads/2015/12/DSC02976-400x296.jpg" height="295" width="400" /></a></div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">A volte arrivano delle segnalazioni non sempre interessanti ma questa mi è piaciuta. </span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><b>"Dove vai signor bo?" </b>(Bimbolunae) è uno dei libri tattili proposti dalla associazione culturale LeCarlotte. Ecco come si presentano...<span style="font-family: Times New Roman; font-size: small;"> </span></span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><span style="font-family: Times New Roman; font-size: small;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><i>"...sono libri interamente realizzati nel laboratorio dell'associazione con amore e attenzione a ogni dettaglio.<!-- /react-text --><br />L' Associazione Culturale leCarlotte si occupa di aiutare i bimbi a sviluppare consapevolezza tattile, fantasia e potenziamento delle proprie capacità, attraverso l'uso di libri tattili e l'avvicinamento al mondo del tessile. Crediamo nella rivalutazione di ormai quasi sorpassate pratiche come quella di toccare una particolare stoffa con tutte le sue caratteristiche, in contrapposizione con la tendenza moderna verso il virtuale.</i></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/proxy/AVvXsEib9mdUzXZyUxVzUN0nDsPBIt5XAIBG4MtwFwfiqu6md7sqB5dDOU8-ctt4xXGLFZ5P0TbLgsWYbsmL1A3eirBZgu5XVRLdzxnmFgTOJRQPaXSh3fHOUef2_aI0CNx2OXHFq3YKXNv0tGnfQy8OlQLz_nryNg=w426-h240-n" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/proxy/AVvXsEib9mdUzXZyUxVzUN0nDsPBIt5XAIBG4MtwFwfiqu6md7sqB5dDOU8-ctt4xXGLFZ5P0TbLgsWYbsmL1A3eirBZgu5XVRLdzxnmFgTOJRQPaXSh3fHOUef2_aI0CNx2OXHFq3YKXNv0tGnfQy8OlQLz_nryNg=w426-h240-n" width="400" /></a></i></span></div>
<!-- /react-text --><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><i>Studiamo e sperimentiamo tecniche per contribuire a creare nei bimbi quella stratificazione di emozioni che si possono assimilare solo ed esclusivamente attraverso l'esperienza diretta.<!-- /react-text --><br />Inventiamo personaggi e storie per avvicinare i bambini fin da piccolissimi ai libri, li appassioniamo con le nostre storie,<!-- /react-text --><br /><!-- react-text: 712 --> li proiettiamo in un mondo fatto di poesia, colori e sensazioni."</i></span><br />
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<i><span style="font-family: Arial; font-size: large;"><br /></span></i></div>
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<span style="font-family: Arial; font-size: large;">Sembra carino no? Nel <a href="http://www.lecarlotte.it/">sito</a> ce ne sono tanti altri!</span></div>
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<span style="font-family: Arial; font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Arial; font-size: large;">Questo post partecipa al VdL di <a href="http://www.homemademamma.com/">HomeMadeMamma</a> ed è condiviso nel gruppo FB de <a href="https://www.facebook.com/groups/LaBibliotecaDiFilippo/?fref=ts">La Biblioteca di Filippo</a>.</span><!-- /react-text --></div>
<br />La Silvihttp://www.blogger.com/profile/00692535041087913307noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6075682113703714546.post-77719201052254855302016-07-08T08:28:00.001+02:002016-07-08T16:45:38.334+02:00ROSE E L'AUTOMA DELL'OPERA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.libri.it/image/cache/data/covers_2015_3D/9788857607283_3d-800x800.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://www.libri.it/image/cache/data/covers_2015_3D/9788857607283_3d-800x800.jpg" width="400" /></a></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">"Rose e l'automa dell'Opera pera" di Fred Bernard e Francois Roca (Logos) è uno di quei libri che incanta letteralmente prima con le immagini che sono poetiche e cosi reali da sembrare vere. E poi con le parole che raccontano diun'amicizia e di una scoperta e naturalmente della magia della danza. A parlare è l'automa in prima persona che dopo anni passati a pezzi in un baule dimenticato al teatro dell'Opera, finalmente una piccola ballerina lo trova. E sarà la sua rinascita. Una storia emozionante e delicata, un'opera d'arte a tutti gli effetti.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Questo post partecipa al VdL <a href="http://www.homemademamma.com/">HomeMadeMamma</a> ed è condiviso nel gruppo FB del La Biblioteca di Filippo.</span>La Silvihttp://www.blogger.com/profile/00692535041087913307noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6075682113703714546.post-67305484998671074172016-06-24T10:03:00.000+02:002016-06-24T10:03:09.984+02:00STORIA DI UNA GABBAINELLA E DEL GATTO CHE LE INSEGNO' A VOLARE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.erikasfashiontales.com/wp-content/uploads/2015/03/gatto.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.erikasfashiontales.com/wp-content/uploads/2015/03/gatto.jpg" height="400" width="260" /></a></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Ho letto "<b>Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare</b>" (Guanda) praticamente nel secolo scorso. Poi una bambina mi ha aiutato a ricordare che è un libro bellissimo. Triste ma bello! Così quando mi sono ritrovata a cercare qualche altra lettura per i miei nonni oramai avidi di storie, per fortuna mi è tornato in mente proprio lui: Luis Sepùlveda e la sua gabbianella. Perché guai a chi dice che questo è un libro per bambini. In realtà il dubbio è venuto anche a me. Mi sono ritrovata a leggere ad un gruppo di ultraottantenni (e oltre) di gabbiani che parlano e gatti che covano uova. Devo ammettere che all'inizio mi sono sentita un po' strana, insomma questi hanno fatto la guerra e io cosa gli sto propinando? Invece le storie scritte bene non deludono mai anzi fanno emozionare e divertire e questa non fa certo eccezione. Domani un altro capitolo ci aspetta...</span><br />
<span style="font-family: Arial; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: Arial; font-size: large;">Questo post partecipa al VdL di <a href="http://www.homemademamma.com/">HomeMadeMamma</a> ed è condiviso del gruppo FB de <a href="https://www.facebook.com/groups/LaBibliotecaDiFilippo/?fref=ts">La Biblioteca di Filippo</a>.</span>La Silvihttp://www.blogger.com/profile/00692535041087913307noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6075682113703714546.post-82279867561808193992016-06-10T09:12:00.001+02:002016-06-10T09:12:41.306+02:003000 MODI PER DIRE TI AMO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_Gw1AfsobB7-wArw0UVv5SD9VG5R-Kq8520eSa_ORNUq71A2pERPUg0RR2u2sEzmhEwPke57bjVfYn828FsTOrjCVpAE9Pam3AG7xa1XtL_Z1aOQ3vvfQ91Y-gZWp9NxJ_ikDTlCAYAS6/s1600/3000+modi+per+dire+ti+amo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_Gw1AfsobB7-wArw0UVv5SD9VG5R-Kq8520eSa_ORNUq71A2pERPUg0RR2u2sEzmhEwPke57bjVfYn828FsTOrjCVpAE9Pam3AG7xa1XtL_Z1aOQ3vvfQ91Y-gZWp9NxJ_ikDTlCAYAS6/s1600/3000+modi+per+dire+ti+amo.jpg" height="400" width="260" /></a></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Helvetica Neue", Arial, Helvetica, sans-serif;">Quando esce un nuovo libro di Marie-Aude Murail prima o poi lo leggo, anche se il titolo non mi attirava per niente. </span></span><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Helvetica Neue", Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>"3000 modi per dire ti amo" </b>(Giunti)<b> </b>potrebbe ricordare quei romanzetti rosa sdolcinati e banali. Poi mi rendo conto che un libro così non è scritto per una come me (questo maledetto egocentrismo!). La Murail scrive per ragazzi, questo è un racconto di adolescenti e probabilmente un titolo del genere attira parecchio. La storia invece è tutt'altro che banale, parla di un'amicizia che nasce tra tre ragazzi molto diversi tra loro, uniti dalla passione per il teatro. I rimandi al mondo del teatro francese sono innumerevoli. Mi chiedo però se non siano addirittura troppi. Perché se io, diciamo adulta, ho trovato la storia piacevole e profonda al punto giusto come verrà presa dai legittimi destinatari? Sarei curiosa di saperlo!</span></span><br />
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<span style="font-family: Arial; font-size: large;"><br /></span></div>
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<br />La Silvihttp://www.blogger.com/profile/00692535041087913307noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6075682113703714546.post-35600456687526313122016-06-03T10:08:00.001+02:002016-06-03T10:08:51.639+02:00IL CAVALIERE PANCIATERRA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.castoro-on-line.it/wp-content/uploads/2015/10/Cavaliere-Panciaterra_cover-219x300.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.castoro-on-line.it/wp-content/uploads/2015/10/Cavaliere-Panciaterra_cover-219x300.jpg" height="400" width="292" /></a></div>
<span style="font-family: Arial; font-size: large;">Da un po' di tempo al VdL non parlo di un albo illustrato. Dunque eccomi a presentare il vincitore del premio Andersen </span><span style="font-family: Arial; font-size: large;"><b>Il cavaliere Panciaterra </b>di<b> </b>Gilles Bachelet (Il Castoro) che se lo merita tutto. </span><br />
<span style="font-family: Arial; font-size: large;">Non è la prima volta che le chiocciole sono chiamate a prestare la loro molle figura per diventare protagoniste di storie per bambini. Fa un po' strano però vederle nei panni di cavalieri medievali pronte alla guerra. La storia infatti racconta di Panciaterra, una chiocciola valorosa e temeraria prontissima a difendere i confini del suo feudo. Prima però deve sbrigare alcune faccende che le ritarderanno l'impresa. E poi ci sono sempre gli imprevisti! Insomma l'autore crea una lumaca dalle premesse originali che però ritrova facilmente i suoi tratti caratteristici. Il racconto è estremamente divertente ed ironico, si presta ad una lettura attenta e ripetuta che permetterà di scovare i dettagli raffinati e numerosissimi sia nel testo che nelle illustrazioni.</span><br />
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<span style="font-family: Arial; font-size: large;"><br /></span></div>
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<br />La Silvihttp://www.blogger.com/profile/00692535041087913307noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6075682113703714546.post-27446884215055438452016-05-27T09:59:00.001+02:002016-05-27T09:59:18.669+02:00BATTITO D'ALI<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://www.produzionidalbasso.com/media/ckeuploads/AlessandroCoppola/2015/06/10/battito-dali_copertina.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://www.produzionidalbasso.com/media/ckeuploads/AlessandroCoppola/2015/06/10/battito-dali_copertina.jpg" width="288" /></a></div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">L'altro giorno ero a Venezia con uno scopo ben preciso, anzi due. Il primo era godermi un pomeriggio libero, da sola. L'altro era quello di visitare la libreria <a href="http://www.ohanavenezia.it/">Ohana</a>, un posto di quelli, che se ti piace il genere, vai fuori di testa. La trovo facilmente, due vetrine colorate in Fondamenta del Gaffaro. Fuori dalla porta, il classico "marciapiede" (<i>fondamenta</i>, appunto) costeggia il canale con le <i>paline</i> e qualche barchetta attraccata. Mi sale un'invidia fastidiosa. La caccio ed entro, il posto è ricco, accogliente. Le ragazze sono impegnate a preparare una presentazione: <b>Battito d'ali </b>di Daniela Rossi e Alessandro Coppola (<a href="http://www.ortodellacultura.it/">L'orto della cultura</a>). Di questo libro ne avevo già parlato <a href="http://officinadellefavole.blogspot.it/2015/10/battito-dali.html">qui</a> ma poco, al tempo non l'avevo ancora tra le mani. E ora che invece ve lo voglio raccontare mi intimidisco di fronte alla presentazione che ne fanno gli stessi autori, sono impacciata nel leggere le parole che usano, parole giuste per un libro impegnativo e delicato. </span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://www.produzionidalbasso.com/media/projects/BATTITO%20D'ALI%20(albo%20illustrato)/files/BATTITO_D'ALI_01.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="277" src="https://www.produzionidalbasso.com/media/projects/BATTITO%20D'ALI%20(albo%20illustrato)/files/BATTITO_D'ALI_01.jpg" width="400" /></a></div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Frasi come questa "Battito d'ali<i> </i>racconta la storia di <i>ragazze e ragazzi che da soli cercano il coraggio, il modo, il tempo per aprire il cassetto dei segreti...è uno sguardo discreto su come siamo...</i>" Insomma sento questo e non so più che dire. Andate a vedere il video di promozione perché il libro si è autofinanziato <a href="https://www.produzionidalbasso.com/project/battito-dali-albo-illustrato/">qui</a>. </span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Mi rendo conto che una cosa così non si può chiamare recensione però io mica sono una professionista!!!</span><br />
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<span style="font-family: Arial; font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Arial; font-size: large;">Questo post partecipa al VdL di <a href="http://www.homemademamma.com/">HomeMadeMamma</a> ed è condiviso nel gruppo FB de La <a href="https://www.facebook.com/groups/LaBibliotecaDiFilippo/?fref=ts">Biblioteca di Filippo</a>.</span></div>
<br />La Silvihttp://www.blogger.com/profile/00692535041087913307noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6075682113703714546.post-38036568752928799662016-05-20T09:00:00.000+02:002016-05-20T09:00:06.370+02:00UNA TOPOLINA CORAGGIOSA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://cdn.edt.it/copertine/edt/9788859208440.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://cdn.edt.it/copertine/edt/9788859208440.jpg" height="320" width="304" /></a></div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Mi era già capitato di presentare un libro della serie "La piazza degli animali". Si tratta di una proposta per piccolissimi dove un cane, una topolina, una gatta, una scimmia, una giraffa e una coniglietta condividono esperienze di vita quotidiana, giochi, paure ed emozioni in un clima semplice e rassicurante. </span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Devo ammettere che ho un debole per la casa editrice Giralangolo perché mi sembra onesta (non mi viene nessun altro termine) sia nelle scelte che nel prezzo! </span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Della stessa collana quest'anno sono usciti altri due albi. Oggi voglio parlarvi di "<b>Una topolina coraggiosa</b>" di J. Koppens e E. van Lindenhuizen. Patti ha paura di fare un sacco di cose come giocare con la palla o arrampicarsi sugli alberi ma con l'aiuto di un amico cercherà di superare tutti i suoi timori!</span><br />
<span style="font-family: Arial; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: Arial; font-size: large;">Questo post partecipa al VdL di <a href="http://www.homemademamma.com/">HomeMadeMamma</a> ed è condivisa nel gruppo FB de <a href="https://www.facebook.com/groups/LaBibliotecaDiFilippo/?fref=ts">La Biblioteca di Filippo</a>.</span>La Silvihttp://www.blogger.com/profile/00692535041087913307noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6075682113703714546.post-10403278661846011872016-05-13T09:58:00.001+02:002016-05-13T10:03:37.630+02:00POLISSENA DEL PORCELLO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://d.gr-assets.com/books/1303632444l/7667075.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://d.gr-assets.com/books/1303632444l/7667075.jpg" height="640" width="400" /></a></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Di "<b>Polissena del porcello</b>" (Bianca Pitzorno, Mondadori) ne avevo già parlato <a href="http://officinadellefavole.blogspot.it/2013/11/polissena-del-porcello-venerdi-del-libro.html">qui</a>. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Tralasciando il fatto che sono passati 3 anni...</span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">scusate, devo riprendermi, non sono ancora riuscita ad accettare fino in fondo l'inesorabile trascorrere del tempo!!! Ve lo voglio riproporre oggi perché finalmente lo sto leggendo assieme a mia figlia che ha 8 anni (quasi nove, in realtà). Per una lettura solitaria sarebbe un po' prestino ma in compagnia di un adulto (ogni tanto ha bisogno di riprendere il filo) si è trasformata in uno spasso. E lei ride e si preoccupa, si commuove assieme a Polissena e non vorrebbe smettere più di leggere.</span><br />
<span style="font-family: "arial";"><span style="font-size: large;">Ecco come ne parlavo: </span></span><br />
<span style="font-family: Arial; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial";"><i><span style="font-size: large;">La storia coinvolge ed appassiona. Il libro racconta di una ragazzina che una volta scoperto di essere stata adottata, parte alla ricerca delle sue origini nella convinzione di essere in realtà una principessa. Il personaggio di Polissena è ironico e divertente nel suo egoismo di bambina cresciuta tra l'affetto dei genitori e l'agio della sua condizione sociale. La sua compagna di viaggio, un'orfana incontrata per strada, le insegnerà cosa significa essere umile e leale. Il romanzo è una aperta dichiarazione d'amore al genere letterario del 'feuilleton'. Con continui colpi di scena ed equivoci, il giovane lettore rimarrà col fiato sospeso fino alla fine. Anche il finale sarà una sorpresa.</span></i><span style="font-size: large;"> </span></span><br />
<span style="font-family: Arial; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial"; font-size: large;">C'è da dire che al tempo il <i>giovane lettore </i>non l'avevo ancora testato realmente. Ora posso solo che confermare quanto Bianca Pitzorno sia un'autrice straordinaria.</span><br />
<span style="font-family: Arial; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial"; font-size: large;">Questo post partecipa al VdL di <a href="http://www.homemademamma.com/">HomeMadeMamma</a> ed è condiviso nel gruppo FB de <a href="https://www.facebook.com/groups/LaBibliotecaDiFilippo/?fref=ts">La Biblioteca di Filippo</a></span>La Silvihttp://www.blogger.com/profile/00692535041087913307noreply@blogger.com1