Qualche
annetto fa ho frequentato il corso di perfezionamento sulla
Letteratura per l'Infanzia all'Università di Padova. Al tempo ero
diventata mamma da poco e piena di entusiasmo leggevo alla mia
piccolina una marea di libri presi un po' a caso. Tra questi andava
per la maggiore Topo Tip e tutte le sue varianti (scuola, nanna,
pappa, capricci, ecc.) Quando ho iniziato il corso a casa ne avevamo
già 5! Il primo giorno la prof ci ha snocciolato una serie di libri
bellissimi per cercare di farci capire come riconoscere un libro di
qualità. Poi ci ha presentato quelli che secondo lei erano
decisamente di dubbia considerazione sia nelle illustrazioni scadenti
che nei testi con contenuti banali e stereotipati. Insomma tutta una
serie di note negative e il primo titolo che mi è andata a proporre
è stato proprio il nostro vecchio amico Topo Tip. Mi è crollato un
mondo, non è vero, ma ci sono rimasta parecchio male. In compenso
però se ne sono aperti tanti altri che nei quali mi sto avventurando
ancora oggi.
Stamattina
ho letto "Ciao ciao pannolino" al mio secondogenito che,
seduto sul vasino, ascoltava rapito.
Ora
dopo tanti bei libri mi rendo conto dei limiti di cui parlava la mia
prof ma nulla vieta di leggere anche libri come questo! Basta offrire
varietà, no? Che ne pensate?
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Tip. Ciao ciao, pannolino!"
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